Tassa rosa, quando le donne pagano di più: i segreti del marketing

Sebbene siamo nel 2022 esistono ancora differenze tra i prodotti per gli uomini e le donne. E i prodotti rosa costano molto di più

cos'è tassa rosa
Carrelli della spesa (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

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Immaginate, a prescindere dal vostro sesso, di recarvi al supermercato per comprare un qualsiasi prodotto che potrebbe essere, senza problemi, unisex. Uno su tutti i rasoi. Appena trovate la corsia sarete circondati da tantissimi prodotti sostanzialmente uguali ma dal costo completamente diverso. E, a parità di prestazione e qualità, quelli rosa hanno un costo decisamente più alto.

Un fenomeno sconosciuto ai più che è stato affrontato dalla rivista transalpina 60 Millions de Consommateurs con Auriane Dumesnil, co-fondatrice dell’associazione Pépite sexiste, che ha analizzato gli stereotipi diffusi dal marketing in Francia.

I prodotti rosa costano di più (senza motivo)

inchiesta francia costo prodotti femminili
Buste della spesa (Foto Pixabay)

Questo strano fenomeno di marketing oltralpe è stato definito tassa rosa per via della colorazione per i prodotti per le donne i cui prezzi, come affermato dalla Dumesnil, possono avere grandi variazioni prezzo. Spesso di decine di euro. Un marketing insidioso che viene applicato in tutto il mondo (anche in Italia) solo per aver una colorazione diversa. Un fenomeno che colpisce soprattutto i prodotti per l’igiene e quelli per i bambini. Per fare un esempio pratico uno shamppo Kids, di un noto supermecato, nella versione fragola costa 20 in più rispetto alla versione arancio all’albicocca. Ovvero il 13% in più.

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Queste tecniche, alle volte, per notarle bisogna essere molto attenti. E’ il caso ad esempio di un deodorante che pur essendo completamente uguali (13 ingredienti in comune) vengono confenzionati in maniera diversa in base al sesso del consumatore. L’unica differenza è la profumazione: geraniolo per l’uomo, citronellolo per la donna. La rivista francese sottolinea poi quello rosa ha un totale di 16 ingredienti contro i 14 per l’uomo. Colpa del contenuto di un conservante e una fragranza aggiuntiva. Tutto ciò incide con un rincaro del prezzo di 0,11 centesimi.

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Altro focus della rivista francese riguarda l’assenza dei prodotti base:Per i rasoi, alle referenze  femminili si aggiungerà, – sottolinea la Dumesnil –  ad esempio, la crema idratante. Gli acquirenti saranno quindi costretti a pagare di più perché non troveranno necessariamente il prodotto base“. Un’altta strategia, anche questa molto nascosta, riguarda il numero di prodotti per confezione che secondo la Dumensil: “una confezione da donna conterrà meno prodotti, anche se la differenza di prezzo non sarà evidente”. Alcune confezioni da dodici rasoi usa e getta per uomini vengono vendute a 1,16 € caduno, rispetto agli otto della confezione da confezione da 1,38€ l’uno.