Vestiti, quanti ne dovremmo acquistare per essere sostenibili?

Avete mai pensato che l’accumulo di vestiti, con il conseguente aumento dei rifiuti, potesse essere dannoso per il pianeta? Andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa stiamo parlando e come rimediare.
gruccette negozio shopping
Vestiti(Pixabay)
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Di questi tempi, preservare il pianeta non sembra essere più un argomento tabù. Ormai la cura dell’ambiente è diventato un argomento importante ci cui tenere conto. Nei tempi passati, invece, non c’è stata la stessa attenzione.
Accumuli di rifiuti che hanno inquinato l’ambiente. Tra le industrie che producono più rifiuti c’è sicuramente quello della moda. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando  e cosa dicono gli studi.

Accumulo vestiti: cosa può provocare

vestiti colorati grucce
Grucce(Pixabay)
Nel settore della moda spesso si ha una vera e propria sovraproduzione di capi con conseguente aumento degli scarti tessili che ovviamente richiedono molto tempo per essere smaltiti.. Le generazioni precedenti, inoltre, non acquistavano così tanto come quelle attuali.

Un cambiamento dato dal cosiddetto fast fashion, reso possibile grazie all’introduzione di nuovi metodi per acquistare, in pochi semplici passaggi e nel più breve tempo possibile, dei capi di abbigliamento. L’approccio allo shopping, sia virtuale che reale, è diventato più accessibile a tutti.

Oggi compriamo molti più capi rispetto al passato ad un prezzo molto più basso. Un fattore che, in termini di ecologia e di rispetto dell’ambiente, si trasforma in un accumulo di rifiuti che va a soffocare il pianeta. Ma cosa fare per migliorare la situazione? Acquistate di meno, in modo da evitare anche gli sprechi.

In particolare, secondo uno studio condotto da The Hot or Cool Institute e Rapid Transition Alliance, i consumatori dei paesi più industrializzati dovrebbero limitarsi ad acquistare molto meno: basterebbero solo 5 acquisti all’anno nuovi per migliorare in maniera consistente la situazione planetaria.

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Tuttavia è molto difficile acquistare solo cinque capi nuovi all’anno e, proprio per questo motivo, qualcuno ha pensato a metodi alternativi all’acquisto di capi d’abbigliamento: è un esempio la richiesta dello scambio di vestiti oppure di noleggio di vestiti per occasioni speciali. Ed è anche per questo motivo che sta tornando di moda il vintage, per dare un’alternativa e non continuare ad acquistare nuovi abiti che non fanno altro che creare nuovi rifiuti.