Sigarette, stop alla vendita per i nati dopo il 2008: la svolta

Una svolta epocale quella a cui si sta preparando il Paese allo scopo di ridurre le dipendenze dalla nicotina. Ma non tutti sono favorevoli a questa iniziativa. 

Divieto sigaretta nati 2008
Bambino spezza sigaretta – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Le sigarette da quando sono state inventate ad oggi sono assolutamente un pericolo sociale sotto diversi punti di vista ma soprattutto quello che concerne l’aspetto più importante: la salute. Sono tante le persone decedute ogni anno per malattie cagionate dall’uso di sigaretta. Una dipendenza quindi che può rivelarsi fatale. E’ questo il motivo per cui occorre prendere delle precauzioni mirate.

Ad esempio un problema che si ripresenta generazione dopo generazione è il fatto che si inizi troppo presto a fumare. La fascia di età dei fumatori infatti si abbassa sempre più creando un allarme sociale. Ecco perché il Paese ha deciso di vietare la vendita di sigarette ai nati dopo il 2008. Vediamo di cosa si tratta.

Sigarette, stop vendita per chi è nato dopo il 2008: il punto

Sigarette acquisto vietato
sigarette e denaro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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La vendita di sigarette e tabacchi ai nati dopo il 2009 è vietato, lo dice chiaramente la Legge del Paese che ha voluto fortemente dare una sterzata ad una situazione allarmante visto che la metà dei fumatori muore o soffre di patologie correlate al consumo della sigaretta. La Legge della Nuova Zelanda è chiara in quanto ha pensato con questa manovra di ridurre il consumo di nicotina con la speranza che un giorno quando non vi saranno è più quelli nati prima del 2008 il consumo di sigarette possa arrivare allo 0%. 

Si ipotizza in quel caso un risparmio notevole in denaro, oggi invece speso per via delle cure a cui si deve sottoporre la popolazione affetta da patologia derivante dalla nicotina. Del resto la legge si è altresì attivata riducendo drasticamente il numero di rivenditori autorizzati a vendere tabacco, passando da 6mila a soli 600 unità. Manovre molto stringenti e che si pone un obiettivo molto ambizioso. Ma cosa ne pensa il web?

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A quanto pare non tutti sono d’accordo anzi credono che questo incentiverà l’incursione della criminalità organizzata e che quindi chiunque voglia comprarla potrà comunque farlo. Altri reputano inoltre che vietare a dei minori qualcosa non farà altro che renderla ai loro occhi ancora più appetibile. Tutte argomentazioni valide ma quale sarà la risposta? Non resta che attendere, solo il tempo ce lo dirà, ammesso che i nati prima del 2008 saremo ancora in vita!