Bonus lavastoviglie 2023: le ultime novità su come ottenerlo

Come funziona il bonus lavastoviglie del 2023, qual è la documentazione necessaria e cos’è la detrazione Irpef del 50%

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Piatti e lavastoviglie da Pixabay, sito Orizzontenergia

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Una spesa importante per la casa , spesso desiderata ma non percepita come fondamentale, a differenza di lavatrice e frigorifero, è la lavastoviglie. Questo elettrodomestico è tra quelli che si possono acquistare con il Bonus mobili e grandi elettrodomestici 2023, che sarà in vigore per l’intero 2023, dal 1 gennaio al 31 dicembre.

Si tratta di un’agevolazione che il governo ha confermato, ma a cui si ha diritto ad alcune condizioni: la lavastoviglie deve essere nuova e deve essere ad alta efficienza energetica e di classe A+ o superiore. 

Come funziona il bonus lavastoviglie 2023?

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Lavastoviglie aperta da Pixabay sito Orizzontenergia

La detrazione Irpef del 50% è di fatto il bonus. Consiste in una sottrazione dalle tasse del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto della lavastoviglie. Sono compresi nel bonus anche il costo del trasporto e del montaggio dell’elettrodomestico.

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Si può godere di questo bonus solo quando si effettua una ristrutturazione edile. Nel dettaglio, è possibile accedere alla detrazione nel caso di interventi di ristrutturazione di tipo straordinario. Vengono considerate ristrutturazioni straordinarie quelle che riguardano gli appartamenti più o meno nella loro interezza oppure interventi di ripristino di immobili da eventi particolari (terremoti, frane etc.) o ancora risanamento conservativo o di restauro.

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Non rientrano tra gli interventi che danno diritto al bonus quelli di tipo ordinario come ad esempio: il cambio degli infissi, ritinteggiare le pareti, il cambio di mattonelle oppure i pavimenti.

La detrazione del 50% va calcolata su un massimo di 8.000 euro di spesa. Il bonus elettrodomestici e quello ristrutturazione sono cumulabili, ma l’acquisto della lavastoviglie deve essere posteriore all’inizio dei lavori.

La documentazione necessaria per accedere a questa agevolazione consiste nella dichiarazione di ristrutturazione, cioè la comunicazione fatta al Comune, oppure titolo abilitativo comunale con la data dell’inizio dei lavori o ancora una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

A ciò andrà allegata la fattura, con scontrino fiscale. I documenti andranno presentati al momento della dichiarazione dei redditi.