Intervento Antitrust contro il caro bollette, nel mirino variazioni contrattuali

Nelle ultime settimane si sono verificati moltissimi aumenti sulla componente elettrica. E contro il caro bollette è intervenut l’antitrust

intervento antitrust dicembre 2022
Bolletta – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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A seguito della guerra mossa in Ucraina da parte della Russia a inizio del 2022, si sono verificati in tutta Europa e dunque anche in Italia, dei fortissimi aumenti del costo delle materie prime e, di conseguenza, dell’energia a prescindere che sia elettrica o del gas metano. Il tutto si è tradotto con un forte rialzo delle bollette mensili dell’energia.

Proprio per questo motivo i governi di tutta Europa sono intervenuti con degli aiuti statali. Il Governo italiano, ad esempio, ha varato il famoso bonus energia da 150 euro e anche le agevolazioni fiscali per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo energitico. Ma nonostante ciò molte famiglie rischiano di andare incontro alla soglia di povertà a causa dell’alto costo delle bollette. Soprattutto quelle monoreddito composte da 4 o 5 membri.

Caro bollette, interviene l’Antitrust

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Euro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Ma negli ultimi giorni è arrivata una buona notizia per tutti i cittadini italiani, le imprese e i condomini. Ovvero tutti quei soggetti che mensilmente pagano le bollette di gas e luce. Infatti l’Antitrust, ovvero l’organo che tutela della concorrenza sui mercati economici, ha aperto un’indagine sul pagamento delle bollette delle principali compagni fornitrici. In special modo l’Agenzia di Piazza Verdi a Roma ha notato delle modifiche unilaterali sospette relative alla fornitura di gas metano ed energia elettrica.

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Secondo quanto riportato, ad oggi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) avrebbe avviato sette provvedimenti istruttori così da decidere se adottare dei provvedimenti cautelari rispetto a queste. Secondo l’Antitrust ci sarebbe stata una modifica sostanziale del costo di fornitura dell’energia. Queste sarebbe avvenute tramite modifiche contrattuali unilaterali che non rispettano quanto previsto dal decreto Aiuti-Bis. Ovvero il pacchetto di emendamenti varati dal Governo Draghi per contrastare i rincari dell’energia e aiutare la popolazione più bisognosa.

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Questo provvedimento, infatti, prevede che le clausole contrattuali delle compagni fornitrici sulla modifica dei prezzi non potranno essere valide fino al 30 aprile del prossimo anno. Salvo quelle non fossero state decise prima dell’entrata in vigore del decreto, ovvero il 9 agosto 2022. L’ultima parola ora spetterà, nei prossimi mesi, al Governo.

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