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Uomini di Neanderthal, qual era il loro vero aspetto?

La scienza, grazie al DNA ricavato dalle ossa, è riuscita a ricostruire il vero aspetto degli uomini di Neanderthal, nostri antenati.

Ritrovamento ossa di un ominidi di Neanderthal (Canva) – Orizzontenergia.it

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Vivevano sulla Terra più di 40 mila anni fa, gli uomini di Neanderthal erano antichi ominidi nostri antenati, scomparsi per cause ancora misteriose. Per decenni li abbiamo immaginati brutali, primitivi e dall’aspetto particolare, in realtà, la scienza ha scoperto che non è così. Grazie al DNA prelevato dalle ossa ritrovate, i ricercatori sono riusciti a ricostruire il loro aspetto.

Quello che emerge è che i nostri antenati erano del tutto simili a noi, differenziandosi solo per alcuni piccoli particolari, come, ad esempio, occhi, naso e arcata sopraccigliare più grandi e accentuati. Ma non è tutto, poiché, dopo una serie di studi sul cervello, gli uomini di Neanderthal, molto probabilmente, erano anche ominidi intelligenti.

La nuova scoperta scientifica: l’aspetto e l’intelletto degli uomini di Neanderthal

Pitture rupestri su roccia (Canva) – Orizzontenergia.it

Era il 1856 quando alcuni operai, scavando una cava di calcare nella valle di Neander, in Germania, scoprirono i primi resti fossili di questi antichi ominidi. Inizialmente, si era pensato di aver scoperto dei resti di antichi orsi, in realtà si trattava di ossa umane. È da quel momento che la storia della paleontologia cambiò radicalmente.

Il ritrovamento delle ossa fu la prima prova dell’esistenza di uomini primitivi, antichissimi, vissuti oltre 40 mila anni fa in tutta l’attuale Europa. L’esistenza degli uomini di Neanderthal, come vennero identificati, spronò gli scienziati a tracciare nuove teorie sull’evoluzione. I Neanderthal, dunque, sono nostri antenati, l’apparato scheletrico è molto simile al nostro.

Tuttavia, come si può osservare delle immagini e dalle didascalie elencate dal National Geographic, ci sono piccole differenze: gli occhi erano più grandi, l’arcata sopraccigliare più pronunciata, il naso più largo, la gabbia toracica più corta e larga. Il cervello, invece, era più allungato del nostro, ma delle stesse dimensioni. La statura media era di circa 160 cm per gli uomini e 150 per le donne. La loro corporatura era massiccia, erano dotati di grande forza.

Uomini di Neanderthal: perché sono scomparsi

Ricostruzione aspetto dei Neanderhtal (National History Museum) – Orizzontenergia.it

Vivevano di caccia, spostandosi in piccoli gruppi, e si nutrivano principalmente di carne e di piante. A volte, forse per carenza di cibo, per carestie o durante i lunghi gelidi inverni, si davano al cannibalismo, nutrendosi dei propri simili. Sono state trovate prove inequivocabili in molti fissili. Erano più intelligenti di quanto si poteva pensare fino a pochi anni fa.

Lavoravano il legno, levigavano rocce, costruivano armi, disegnavano pareti, creavano pellicce per proteggersi dal freddo e realizzavano oggetti artistici e simbolici utilizzati nei rituali. Queste sono tutte caratteristiche di un essere vivente dotato di intelletto sviluppato e di pensiero avanzato. A un certo punto della storia, però, questi ominidi si sono istinti.

Sul come si sono estinti non si hanno certezze ed è un tema ancora oggi dibattuto, l’unica certezza è che l’uomo di Neanderthal è vissuto nello stesso periodo dell’Homo Sapiens, che viveva il Africa. Quest’ultimo, poi, ha prevalso geneticamente. I Neanderthal sono scomparsi forse per una glaciazione in Europa, o forse perché meno organizzati dai Sapiens, i quali hanno spazzato via i rivali, diffondendosi in tutto il mondo. Secondo i tracciati del DNA, esiste in noi un 4% di derivazione Neanderthal, specie nelle popolazioni bianche, cioè quelle di origine europea.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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