Cavallo muore girando “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”

Durante le riprese della nota serie tv fantasy uno degli animali di scena è morto per infarto, facendo scattare le proteste.

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Selle di cavallo da Pixabay, sito OrizzontEnergia

La People for the Ethical Treatment of Animals, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali meglio conosciuta con l’acronimo PETA, ha sollevato grandi proteste contro una delle più celebri serie tv del momento: “Il signore degli Anelli: gli Anelli del potere”.

Il motivo è la morte per infarto di uno degli animali di scena, precisamente un cavallo, avvenuta sul set. Le circostanze del decesso del cavallo sono state un ennesimo momento di riflessione sull’utilizzo, spesso non necessario, di animali veri nelle produzioni cinematografiche

La tecnologia può sostituire gli animali veri

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Cavallo su set cinematografico da Pixabay, sito OrizzontEnergia

Il cavallo è morto durante le esercitazioni precedenti alle prove, quindi prima ancora che cominciassero le riprese vere e proprie. Quel giorno, sul set, erano stati utilizzati trenta cavalli. Dopo le esercitazioni, mentre era in piedi insieme ad altri venti, il cavallo ha avuto un attacco cardiaco e si è accasciato senza vita. L’autopsia legale ha confermato che la morte è stata dovuta ad una insufficienza cardiaca

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Sul set erano presenti sia un veterinario che un rappresentante dell’American Humane Association, ovvero tutte le necessarie per verificare che siano garantiti e rispettati gli standard di benessere e tutela degli animali. Tuttavia, ciò non è bastato ad evitare l’accaduto. E ciò su cui pone l’accento la Peta è il perseguimento dell’utilizzo di animali veri nelle produzioni cinematografiche: una pratica ormai sostituibile

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La Peta, infatti, ha esortato le case di produzione ad investire di più nella ricerca. Utilizzando computer grafica e mezzi meccanici già in uso nel mondo del cinema al posto di animali veri, si eviterebbero incidenti del genere.

Proprio a riguardo, Lisa Lange, vicepresidente senior di Peta, in una dichiarazione rilasciata a Variety ha affermato: “Sembra che vivere sottoterra con gli orchi sia la norma per i produttori di ‘The Rings of Power’. Hanno la possibilità di utilizzare piattaforme meccaniche e altri metodi umani che non farebbero rischiare la morte a cavalli vulnerabili su set”.

Già in passato la trasposizione cinematografica delle storie di Tolkien era stata macchiata dal sangue di animali di scena morti durante le riprese. Nel 2012, nella lavorazione di “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato”, un’infestazione di vermi sul set aveva portato alla morte di pecore, capre e tre cavalli.

A seguito di queste morti, la produzione di Peter Jackson era stata bersaglio di dure critiche da parte di associazioni animaliste, che l’avevano accusata di “crudeltà e negligenza”. Nello specifico, le trilogie de “Il Signore degli Anelli” e “Hobbit” sono state prodotte e distribuite da New Line Cinema e Warner Bros. La serie “Gli anelli del potere”, invece, è prodotta da Prime Video per il mercato streaming.

A fornire i cavalli per le riprese di “The Rings of Power” è ora una nuova compagnia, la Devil’s Horsemen, tra le più rinomate del mondo del cinema, che vanta collaborazioni cinquantennali con case di produzioni del calibro di Disney, Warner Bros., Universal Pictures, HBO.