Agrifoglio o pungitopo? Le differenze che ti stupiranno

Agrifoglio o pungitopo: tutte le specifiche per imparare a distinguere tra loro le piante per gli addobbi di Natale

Agrifoglio
Foto di 165106 da Pixabay

Ormai Natale è dietro l’angolo ma fino alla sera della vigilia non si finisce mai di addobbare la propria casa. Manca sempre qualcosa, un piccolo dettaglio, un addobbo, un particolare. Molto ricercati sono, in questo speciale periodo dell’anno, l’agrifoglio e il pungitopo, due piante molto simili tra di loro e protagoniste degli addobbi di Natale ma profondamente diverse nel loro essere.

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Molto spesso vengono confuse tra di loro perché per chi non le conosce bene possono sembrare simili ma in realtà le differenze sono molte e anche esplicite se confrontate attentamente. E allora vediamo insieme quali sono le principali differenze che ci sono tra di loro e come imparare a riconoscerle.

Agrifoglio o pungitopo? Come imparare a distinguerli

pungitopo
Foto di Federico Ghedini da Pixabay

Per capire se la pianta che ci troviamo davanti è un agrifoglio o un pungitopo è bene imparare a distinguere il fogliame. Da qui parte tutto e si spiega la loro natura botanica opposta. L’agrifoglio, chiamato anche pungitopo maggiore, è una pianta sempreverde e per questo conserva il suo manto intatto nel corso delle stagioni. Il pungitopo, invece, è una pianta a foglie caduche che cadono, dunque, in uno specifico periodo dell’anno.

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E ancora le foglie ci aiutano a distinguere le due piante. Questa volta in base alla forma delle foglie: ovali, lucenti, quasi come se fossero state spruzzate con uno spray luccicante, di varie tonalità di verde smeraldo e con le spine per l’agrifoglio. Di piccole dimensioni, sottili, molto simili a delle frecce, rigide e dalla forma insolita per il pungitopo che ha preso il suo nome proprio dalla forma spinosa delle sue foglie, usate per tenere lontani i topi dalle provviste conservate nelle dispense.

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Sul pungitopo, infine, bisogna aggiungere un’ulteriore curiosità. È una pianta che presenta dei cladodi, ovvero degli speciali rami che si trasformano in foglie che piano piano diventano forti e resistenti. Una particolarità che non si trova facilmente e che differenzia le foglie della pianta in due qualità.