Bottiglie in PET, ti diciamo noi come puoi riciclarle, salvando così l’ambiente!

Riciclare correttamente le bottiglie in PET porta notevoli benefici all’ambiente, poiché in questo modo è possibile la creazione di nuovi oggetti in plastica riciclata. Vediamo come fare!

Bottiglie in Pet (Pixabay)
Bottiglie in Pet (Pixabay)

Essendo leggera e poco costosa la plastica è uno tra i materiali più utilizzati quasi in ogni settore produttivo. L’aspetto principale che rende così diffuso questo materiale è la sua lunga durata, la quale però è un arma a doppio taglio, infatti ciò significa maggior tempo per smaltire gli oggetti in plastica, ed anche una certa difficoltà nel farlo in modo corretto. Riciclare correttamente è necessario per la salvaguardia ambientale e per contrastare l’inquinamento che dilaga sempre di più nelle nostre città. Il PET, polietilene tereftalato o polietilentereftalato, è una resina termoplastica, che rispetto ad altri tipi di plastica si presta maggiormente al contatto alimentare, inoltre è riciclabile al 100%. Rispetta, infatti, le severe condizioni igieniche imposte in ambito alimentare, cosmetico e farmacologico. 

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Il riciclo del Pet, un nuovo settore in crescita

Riciclo Pet (foto dal web)
Riciclo Pet (foto dal web)

Il 66% dell’utilizzo del PET nel settore alimentare è destinato ai contenitori per bevande, circa il 30% della sua intera produzione; solo l’8% è destinato a imballaggi per alimenti. La maggior parte delle bottiglie di plastica per l’acqua in commercio nei supermercati è in PET. La compatibilità di questo materiale con gli scopi per i quali viene impiegato, è riconosciuta dallo stesso Regolamento Europeo. Nonostante questo, vengono comunque effettuate indagini per verificare eventuali nuovi rischi per la salute nei prodotti usati per contenere gli alimenti.

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Essendo un materiale riciclabile al 100%, è importante farlo nel modo giusto, in questo modo dal suo corretto riciclo possono essere realizzati nuovi prodotti, diminuendo l’impatto ambientale. Il PET riciclato è destinato a diventare sempre più importante, l’Unione Europea ha, appunto, introdotto nuove norme, le quali stabiliscono che le bottiglie per bevande devono contenere il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

Le iniziative promosse

Ed è iniziata così la corsa per mettersi al passo. La STADLER, azienda che produce impianti di selezione dei rifiuti con tecnologie all’avanguardia, ha costruito più di 20 impianti di selezione per bottiglie di plastica mista in tutto il mondo, di cui più di 10 dedicati esclusivamente al PET. 

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Per riciclare le bottiglie in PET usate basta consegnarle al centro di riciclaggio. Rimosse le etichette e i tappi e dopo essere state selezionate per colore, vengono triturate. Il materiale viene poi lavato, essiccato e decontaminato, si passa poi con il fonderlo. Il prodotto che si ricava viene chiamato “rigranulato”, il quale poi viene miscelato con nuovo granulato e fuso. Si passa poi allo stampaggio per produrre le “preforme”, una volta pulite ed etichettate si ottengono nuove bottiglie in PET. 

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A Brindisi è nata un’iniziativa molto interessante in termini di riciclo del PET, infatti, buoni sconto verranno dati a tutti coloro che porteranno bottiglie in PET negli eco-compattatori delle attività commerciali. Ai commercianti si chiede, infatti, la disponibilità per installare all’interno dei propri locali le macchine eco-compattatrici e garantirne la funzionalità. Un’iniziativa che fa luce su questo nuovo settore in espansione: il riciclo del PET.