La torba: che cos’è e a cosa serve. Scegli quella giusta per far crescere le tue piante in modo sano e forte

Chi non ha mai sentito parlare di torba, spesso ci viene consigliata per la crescita delle nostre piante, ma in cosa consiste nello specifico? Scopriamolo nei dettagli

Piantine cura
Cura delle piante – Foto di Gary Barnes da Pexels

Tutti coloro che si dilettano in giardino e tra le piante del balcone hanno sentito, o addirittura usato, la torba come elemento essenziale per la cura delle proprie piante. Il giardinaggio regala non solo la possibilità di praticare un attività interessante, ma, ha molti effetti benefici. Riduce lo stress, diventando una vera e propria terapia per scaricare la tensione della giornata e ci permette di entrare in contatto con la natura, Inoltre, la metodologia, tipica di chi pratica giardinaggio, del fare tutto secondo dei procedimenti ben specifici, libera la mente e ci permette di allenarci sulla praticità manuale. Il tutto diventa ancora più interessante quando vediamo spuntare i fiori colorati e le foglie crescere forti e verdi. E’ importante usare i prodotti giusti e per poterlo fare li dobbiamo conoscere nel dettaglio.

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Come utilizzare la torba e perché, prenditi cura delle tue piante

Piantare in vaso
Invasatura – Foto di Ketut Subiyanto da Pexels

La torba nel giardinaggio ha diversi usi, nelle fasi iniziali quando i semi devono crescere o anche nella coltivazione avanzata di fiori e piante, che siano ortaggi, frutti o sempreverdi.

E’ caratterizzata da resti decomposti di sfagno, un genere di muschio, e anche di materiali organici, che con il passare del tempo formano un materiale fibroso decomposto, dal colore scuro, che va a riempire alcuni strati del sottosuolo.

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Si tratta di un materiale molto assorbente, poiché si forma solo grazie all’assenza di aria, per questo motivo è molto utile in giardino come fertilizzante per migliorare la qualità del terreno.

Si differenzia in base alla macinatura, alla struttura e al colore, questi tre fattori permettono di capire le qualità. Quella scura, ad esempio, viene utilizzata per la germinazione dei semi, o comunque per le coltivazioni in serra.

Per le coltivazioni in vaso, viene generalmente consigliata la torba bionda, quella contenente maggior quantità di sfagno e quindi molto più drenante.

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Una buona qualità di questo prodotto la si denota dal livello di sofficità e dalla sua consistenza fibrosa e secca. Se non presenti dei filamenti di grandi dimensioni, allora usala per substrati sabbiosi, invece, i filamenti fini sono indicati per i terreni d’argilla.

La torba è presente in quasi tutte le miscele di terriccio ed essendo un materiale organico unico permette diversi vantaggi. Trattiene l’acqua, più di altri materiali che hanno la stessa funzionalità.

Questo fa in modo che il terreno a sua volta trattenga l’umidità senza causare ristagno di acqua, quindi evitando che le piante possano marcire. Inoltre, permette al terriccio di non compattarsi.

Lo rende ben areato, rimanendo elastica e reidratandosi senza ridurre il drenaggio d’acqua. Parliamo anche di un prodotto sterile, senza la presenza di agenti nocivi che possono causare problemi alle piante.

Per questo motivo è l’ideale per iniziare le semenze, così da trattare i semi senza rischiare di comprometterne la crescita. Il livello del pH è tendente all’acido e diminuisce man mano che si va dalla torba bionda a quella scura.

Nonostante le molte utilità, la torba non viene usata mai da sola, ma sempre associata ad altre sostanze per far sì che la pianta riceva tutti i nutrimenti richiesti. Un prodotto davvero insostituibile.