Erbe aromatiche ed erbette, sai riconoscerle in un bosco? La pratica del foraging

Basta fare una passeggiata nel bosco per raccogliere quello che ci serve per la spesa, come erbe ed erbette, si chiama foraging, ma attenzione alle intossicazioni.

foraging spesa bosco
passeggiata nel bosco (Pexels)

Basta fare una passeggiata nel bosco per raccogliere quello che ci serve per la spesa, come erbe ed erbette, ma attenzione alle intossicazioni. Certo, prodotti freschi, appena colti, danno un altro sapore alle ricette, riempiendole con sapori e profumi selvaggi e naturali, ma bisogna conoscerli bene. Se si raccolgono piante e fiori in modo casuale, magari solo per il bell’aspetto, potrebbe essere pericoloso

Oggi questa pratica si chiama foraging, ma non è altro quello che si faceva una volta, ossia raccogliere da sé prodotti per la cucina. Erbe, fiori, frutta, bacche, verdura o funghi, un tesoro da portare in cucina e con cui preparare sfiziosi piatti. Ma il pericolo è sempre dietro l’angolo, specie per la persone meno esperte. Capita spesso di sentire notizie di persone rimaste intossicate, e non è certo bello. Una pratica bella e rilassante, ma bisogna sempre stare attenti a ciò che si raccoglie.

Evitare intossicazioni andando a spasso per il bosco

foraging bosco intossicazioni
Coppia che cammina nel bosco (Pexels)

Le regole dell’attività di foraging sono semplici e si basano su due fattori principali: stagionalità e rispetto. Significa che bisogna pensare sia al sapore del prodotto raccolto, sia al contesto ambientale in cui viene raccolto. Non è altro che la pratica di molti chef, i quali sfruttano freschezza e sapore di un determinato cibo, raccolto a poca distanza dalla cucina, a km 0. Ci sono ristoranti che adottano questa filosofia e raccolgono solo prodotti locai.

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Tuttavia, molti non hanno la fortuna di vivere in uno spazio naturale e di avere boschi e campagne a portata di mano. Come si agisce, in tal caso? Costruendo un proprio orto. Alcuni prestigiosi ristoranti al centro delle città, ad esempio, si sono costruiti da soli orti fornitissimi, con centinaia di varietà di erbe, piante officinali, frutti e fiori.

Chi, invece, si addentra in un bosco, specie se di montagna, può imbattersi nell’aglio orsino, un aglio selvatico dal colore verde accesissimo e che produce un fiore bianco davvero bello. Con questa erba, solitamente si preparano salse e condimenti, grazie al suo sapore pungente. La si spalma anche su pane bruscato o ci si condisce la pasta. Tra i fiori più diffusi ci sono il tarassaco, erba perenne che produce un fiore bianco molto vivido e che cresce a buone altitudini.

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Il tarassaco ha proprietà diuretiche e si utilizza in tante ricette. Si consuma come contorno, insieme alle insalate, mentre i boccioli si possono conservare sott’aceto. E ancora, nei boschi possiamo imbatterci nel farinel, chiamata anche erba del buon Enrico. È tipica delle montagne del nord Italia, questa erba è una specie di spinacio che si usa per condire piatti o per preparare salse. Con il farinel si prepara ance il pesto con cui condire la pasta. Insomma, il foraging è una bella pratica per risparmiare sulla spesa e per avere prodotti sempre freschi a portata di mano.