Salmonella, occhio a questi 5 alimenti. Il rischio è elevato

La diffusione della salmonella spaventa l’Europa, ma quali sono gli alimenti più a rischio: ecco quelli più insospettabili.

salmonella cibi contaminati
Carne cruda su tagliere (Pixabay)

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La diffusione della salmonella spaventa l’Europa, ma quali sono gli alimenti più a rischio: ecco quelli più insospettabili. La salmonella è un’infezione che presenta fino a due mila varianti, perciò in continua mutazione. Un batterio trasmesso dai cibi sia agli uomini che agli animali. Il 7 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, vediamo come siamo messi su questo fronte.

Individuata nel 1886, a seguito della peste suina, la salmonella è un’infezione scoperta dal medico americano Daniel Salmon. Il batterio infetta gli organismi viventi tramite l’alimentazione. Non solo di varianti, ma anche di tipi di batteri se ne contano diversi. Tra questi troviamo forme tifoidee, le più gravi, e forme non tifoidee, di minor impatto sulla salute, che poi sono le più diffuse.

Gli alimenti che possono trasmettere la salmonella, attenzione alle accortezze!

sintomi salmonella alimentazione
Gelato (Pixabay)

Le salmonelle non tifoidee, quindi quelle a minor impatto, provocano al massimo mal di pancia o disturbi gastrointestinali. Colpiscono di frequente, specialmente la popolazione dei Paesi sviluppati. Le infezioni tifoidee, invece, più frequenti nei Paesi sottosviluppati, provocano danni più seri, come febbre forte, malessere, dolori. La salmonella si trasmette tramite ingestione di cibi, ma anche attraverso acqua contaminata, o ancora trasmessi dagli animali domestici.

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Solitamente, la salmonella contamina gli uomini attraverso il cibo contaminato. La contaminazione può avvenire ovunque. Quali sono gli alimenti più a rischio contaminazione?

  1. Latte in polvere
  2. Uova crude o cotte poco
  3. Latte crudo e derivati
  4. Gelato artigianale
  5. Frutta e verdura

Tuttavia, occorre fare attenzione alla carne, specie se poco cotta, alle salse per condimenti, alle creme e a preparati per dolci. In casa, solitamente la trasmissione dell’infezione avviene attraverso l’utilizzo di utensili infetti, come coltelli, superfici oppure mani non lavate correttamente. In Italia, la diffusione di salmonella degli ultimi mesi è scattata a causa della carne di pollo contaminata.

Quali sono i sintomi di una eventuale infezione da salmonella?  I più comuni sono diarrea, crampi allo stomaco, febbre leggera, nausea, brividi e mal di testa. I sintomi, solitamente, iniziano a manifestarsi dopo qualche ora dal pasto, ma possono sfogare anche un paio di giorni dopo. L’infezione dura qualche giorno, poi passa da sola. Spesso, la salmonella causa anche infezioni urinarie, articolari e sangue nelle feci.

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La salmonella si diagnostica tramite un test in laboratorio, se dopo una settimana non si guarisce, meglio farsi visitare e assumere antibiotici per evitare gravi conseguenze. Prevenire la malattia si può, basta cuocere per bene i cibi, non consumare latticini non pastorizzati, oppure bere latte crudo. Conservare le uova in frigo e poi cuocerle bene, lavarsi sempre le mani prima di cucinare, pulire gli utensili da cucina, evitare la contaminazione crociata degli alimenti.