Siccità, come annaffiare le piante quando c’è carenza idrica

La siccità sta colpendo pesantemente l’Italia e come annaffiare le piante è diventata una problematica per gli amanti del giardinaggio

siccità come annaffiare
(Carolyn – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siccitàcome annaffiare nonostante i vari divieti posti per ridurre il consumo di acqua. Secondo Il Giardiniere, il vivaio di Via Faentina, il segreto è nell’uso del gel. Di cosa si tratta? In commercio esistono delle soluzioni in gel che rilasciano lentamente l’acqua, man mano che serve alla pianta.

La soluzione si trova nei centri specializzati, nei negozi brico e dedicati al giardino e nei supermercati più attrezzati. Sempre secondo il vivaista, l’idea è molto utile quando si va in vacanza e si vuole dare al giardino quello che serve per splendere anche senza il padrone di casa.

Un’idea alternativa è quella di inserire dell’acqua sotterrandola vicino alle radici. Basta fare un buco vicino alla pianta che si vuole innaffiare e aggiungerci dell’acqua, prima di richiudere il buco con altra terra sopra. Questo renderà il terreno umido, ma non abbastanza per trasformare i tuoi fiori in una calamita per insetti.

Siccità, come annaffiare: i segreti che salveranno le tue piante

siccità come annaffiare divieto
(Greta Hoffman – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il gel si può utilizzare anche all’interno dei vasi, nei terrazzi, oppure in serre private. Nel caso delle piante nei contenitori, è bene verificare prima di quanta acqua ha bisogno la pianta, in modo da usare la pallina con la giusta quantità di acqua. Se non ce l’hai subito a disposizione, puoi usare il ghiaccio per rinfrescare i tuoi fiori.

Alcuni Comuni hanno creato normative davvero molto stringenti in fatto di irrigazione. Con la siccità, come annaffiare le piante è diventata una domanda al limite del legale, ma perché? Purtroppo, la carenza dell’oro blu continua. I razionamenti sono partiti in molte città. Qualche esempio?

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A Firenze c’è il divieto di usare l’acqua al di fuori del consumo igienico o domestico. Questo vale per chi abita in città, mentre per chi opera nell’agricoltura in alcune zone il liquido è razionalizzato su turni. L’assenza di piogge coincide con la scarsità di neve nelle Regioni del Nord e con la desertificazione a Sud.

Chi non rispetta queste regole può rischiare multe fino a 500 euro. L’uso di una cisterna è, però, assolutamente legale. Purtroppo, dovrebbe essere riempita con acqua piovana, che in questo periodo scarseggia. In più, quando arrivano, le tempeste non perdonano ed è difficile raccogliere l’acqua.

Il segreto può essere quello di recuperare e riutilizzare il liquido per altri usi. Se si usano elementi naturali per lavare i piatti, l’acqua può essere filtrata e riutilizzata per prendersi cura delle piante. Anche quella della doccia può essere raccolta per l’uso come acqua di scarico.

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Il riciclo creativo va così a passare dai rifiuti all’acqua, complice il bisogno. Se prima non si faceva caso agli sprechi, oggi è più importante che mai darsi da fare per contribuire all’ambiente, anche per la salute del tuo giardino.