Meditazione, i diversi benefici che puoi ottenere da questa pratica

La meditazione è una pratica che comporta numerosi benefici, esistono varie tecniche per affrontarla, ne elenchiamo tre in particolare.

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Donna medita in casa (Canva) – Orizzontenergia.it

Trovare un piccolo spazio da dedicare alla meditazione è sempre più difficile. I ritmi della vita sono frenetici, gli impegni sono tanti, le giornate durano sempre troppo poco per fare tutto ciò che si desidera. Insomma, si ha poco tempo libero a disposizione e perciò lo si cerca di spendere in modo rilassante e divertente.

In tal senso, si evitano alcune buone abitudini, tra cui l’attività fisica, oppure la meditazione. Quest’ultima, invece, se fatta con una certa regolarità, dona grandi soddisfazioni e comporta innumerevoli benefici, sia per il corpo che, ovviamente, per la mente. La meditazione aiuta a liberare la mente dallo stress e a riconnettersi con il proprio IO interiore. Aiuta a ristabilire un certo equilibrio emotivo.

Perché praticare la meditazione: i benefici attraverso tre tecniche in particolare

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Ragazza in meditazione (Canva) – Orizzontenergia.it

Ci sono tanti studi che confermano l’efficacia della meditazione sul nostro cervello. Ad esempio, un articolo pubblicato qualche giorno fa sulla testata Psychology Today, scritto da una importante psicologa, parla delle modifiche che il cervello subisce quando si medita. Si parla del Default Mode Network, ossia delle aree cerebrali connesse tra loro, le quali, durante la meditazione, svolgono un’intensa attività producendo pensieri automatici.

La meditazione attiva la rete esecutiva centrale, riconfigurando il cervello, rendendolo più forte e più concentrato sui dettagli importanti della vita. In questo caso, si ottengono molti benefici, perché si annullano le emozioni negative, si ristabilisce un certo buonumore, si vive più rilassati e si migliorano anche le relazioni sociali.

Bisogna annientare il monologo interiore che facciamo quotidianamente, poiché risulta deleterio e opprimente. Secondo la psicologia, si possono mettere in pratica tre tecniche di meditazione per combattere il monologo interiore. La prima consiste nel mettere a tacere il cervello, concentrandosi sui particolari. Ad esempio, è utile focalizzarsi sui rumori che si sentono, come l’acqua della doccia quando si fa la doccia, sul cinguettio degli uccelli.

Insomma occorre mettere in risalto alcuni particolari e stare in silenzio per un po’. Altra strategia è quella di ascoltare le persone che comunicano con noi. Si stima che quando si dialoga con qualcuno, circa la metà del discorso si perde perché si sta pensando al proprio monologo interiore. Bisogna disattivare il monologo interiore e focalizzare l’attenzione sulla persona che si ha di fronte.

Infine, uno degli esercizi migliori è quello di concentrarsi sulle cose che si amano, sulle proprie passioni, perdendo la cognizione del tempo. Anche in questo caso, occorre spegnere il cervello e dedicarsi a “un’attività di flusso”, da praticare in autonomia. Insomma, i benefici della meditazione sono tantissimi, li conosciamo tutti, ma questa dello spegnimento del cervello è una pratica trattata poche volte e che mostra la meditazione sotto un’altra ottica.

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